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La podologia è una branca della scienza medica che studia la fisiologia, le patologie e i trattamenti del piede.
L’unghia ispessita si presenta come un’unghia particolarmente spessa.
Essa tende a crescere più in spessore che in lunghezza, si deforma anche lateralmente ed è particolarmente brutta da vedere.
Solitamente il fenomeno è di origine traumatica o da insufficienza circolatoria, ma può anche essere di origine micotica, dovuta cioè ad una colonia di funghi che si è insediata nell’unghia.
In questo caso si chiama “onicomicosi”.
Nel caso di origine micotica, cioè di onicomicosi, si interviene con apposite cure antimicotiche che vanno prescritte da un dermatologo.
Il podologo contribuirà al buon risultato della cura, modellano riducendo, secondo necessità, lo spessore dell’unghia.
Negli altri casi il podologo provvederà periodicamente a ridurre lo spessore dell’unghia, dandogli, per quanto possibile, un aspetto di normalità.
Il disturbo popolarmente noto come unghie incarnite è più precisamente definito – in termini medici – onicocriptosi. Tipica condizione spiacevole ed antiestetica delle unghie dei piedi, l’onicocriptosi si verifica quando un angolo appuntito dell’unghia del piede penetra nella pelle provocando dolore, arrossamento ed infiammazione. Se non trattata fin dai primissimi sintomi, un’unghia incarnita può essere la miccia d’infezioni più o meno superficiali a carico dei piedi; nei casi più gravi, l’onicocriptosi può causare dolorosissimi ascessi tali da richiedere l’intervento chirurgico.
Un piede diabetico malcurato o sottovalutato espone il malato ad ulcere, piaghe sanguinanti ed infezioni che, a lungo andare, possono diffondere nei tessuti limitrofi e procurare cancrena.
Obiettivo principale del trattamento del piede diabetico è senza dubbio prevenire l’ulcera plantare e, nel caso d’infezione in corso, arginare l’insulto patogeno entro il più breve tempo possibile.
L’alluce valgo è una deformazione del primo dito del piede, che appare deviato lateralmente verso le altre dita, con contemporanea sporgenza mediale del primo osso metatarsale. Questa deformità ossea è di solito associata ad un’infiammazione costante o recidivante della borsa mucosa che si trova alla base dell’impianto dell’alluce stesso. Il sintomo principale dell’alluce valgo consiste nella presenza di dolore, che riflette un cambiamento nell’anatomia del piede. La deviazione laterale dell’alluce, a livello dell’attaccatura del dito (cioè della prima testa metatarsale) evidenzia la formazione della cosiddetta “cipolla”, una protuberanza che indica un’infiammazione molto dolorosa (borsite), che tende a peggiorare con lo sfregamento della scarpa. Se l’alluce valgo viene trascurato, tende progressivamente a peggiorare: il disturbo inizia con l’alluce rivolto verso il secondo dito, fino a determinare cambiamenti nell’allineamento effettivo delle ossa del piede. Per questi motivi è meglio consultare un medico in grado di valutare lo stato del piede e raccomandare trattamenti adeguati allo specifico caso.
Laureata in Podologia presso Alma Mater Studiorum – Università di Bologna nel 2013 a pieni voti.
La visita podologica inizia sempre con l’Esame obiettivo: si tratta di una visita attenta della biomeccanica clinica del piede correlata direttamente anche alle strutture sovrasegmentarie.
Il Podologo è in grado di individuare qualsiasi patologia del piede (biomeccanica,’ dermatologica, etc) e di agire attraverso una tempia conservativa o dare un’indicazione per un approfondimento specialistico di tipo ortopedico, dermatologico, neurologico etc …
Il trattamento può avvenire anche in equipe, come spesso accadé nel paziente diabetico.
Il podologo è competente anche nell’interpretazione della diagnostica per imaging, in particolare nella valutazione dei range articolari che forniscono unavalutazione completa della biomeccanica del piede
Onicocriptosi (unghia incarnita): consiste nell’individuazione del meccanismo eziopatogenetico, e della successiva rimozione della porzione di lamina tramite tecnica chirurgica conservativa, · in cui la matrice non subisce alcun danno. Successivamente la specula asportata viene ricostruita · in resina monocomponente a catalizzazione UV In questo modo si abbassa la possibilità di recidiva.
Onicomicosi, onicodistrofia, onicogrifosi, onicopsoriasi: sono le patologie ungueali a più alta incidenza. Vengono trattate tramite fresatura attraverso micromotori e turbine per la rimozione meccanica delle porzioni di tessuto che creano dolore. Successivamente si attua una terapia topica per favorire la correzione e la guarigione dell’unghia.
Rieducazione ungueale attaverso applicazione di resina dentale monocomponente a catalizzazione UV.
Solitamente utilizzata dopo intervento di emilaminectomia: per ta rieducazione si applica una particolare resina molto elastica di tipo dentale, utilizzata per ricostruire porzioni di lamina. Si creano così le condizioni favorevoli per una ricrescita fisiologica dell’unghia, conservando nel frattempo le proprietà baro-recettoriali utili alla biomeccanica del piede per evitare la formazione del classico “dito a babbuccia” e “dito dorsiflesso”.
Correzione morfologica dell’unghia attraverso ORTONIXIA in filo armonico ortodonzistico, o attraverso sistema 3TO
tedesco: la correzione consiste nell’applicazione di un apparecchio con due agganci laterali alla lamina e un tirante centrale, utile alfa creazione di forze laterali che impediscono alla lamina di invaginarsi nel vallo periungueale o di creare picchi pressori che potrebbero portare ad in!’iammazioni o ipercheratosi periungueali dolenti.
Trattamento conservativo dei paramorfismi infantile: dopo esame obiettivo viene valutata la possibile correggibilità dei paramorfismi legati allo sviluppo. Si attuano terapie conservative ai fini della correzione attraverso lo sviluppo di determinate catene muscolari, oppure, ove necessario, si procede alla costruzione di ortesi plantari apposite.
Trattamento della patomeccanica del piede attraverso, ortesi plantari di tipo palliativo. funzionale di Root, semifunzionale e calco gessato: consiste nella costruzione di ortesi plantari su misura, previo esame obiettivo, al fine di generare della compensazione, meccaniche della sintomatologia e della patologia del ciclo del passo
Ortesi in silicone monodigitale e pluridigitale: il silicone podologico è un materiale di nuova generazione che possiede particolari caratteristiche di morbidezza, elasticità, durata, atossicità, praticità d’uso ed è prodotto in molteplici
varietà. Realizzate su misura, le ortesi in silicone sono destinate principalmente alle dita e all’avampiede. Le ortesi in silicone in podologia possono essere:
Trattamento Hpv (Human papova virus): si tratta di una toelettatura della neoformazione epidermica (meglio nota come verruca) e di una terapia topica a base di acido salicilico in percentuali differenti a seconda della patologia e del tipo di verruca.
La terapia è più lunga di quella chirurgica diretta ma ha il vantaggio di essere meno dolorosa, consente al paziente di proseguire con la normale attività quotidiana e in più non ha rischio di recidiva o di cicatrizzazione distrofica.
Prevenzione e trattamento del piede diabetico
Esame baropodoinetrico: rilevazione statica e dinamica dei centri di pressione del piede in tutte le fasi del ciclo del passo.
Utile per una conferma diagnostica.
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